Fuori norma in famiglia e a scuola
Conferenza di Bernard Aucouturier
Università Bicocca, Milano, 6 marzo 2014
Preferisco chiamarlo bambino “terribile” anziché “difficile” (si riferisce al titolo del suo ultimo libro, “Il bambino terribile e la scuola”): è il bambino fuori dalla norma.
Mi sono molto interessato a questi bambini nel corso degli anni e mi sono prodigato per loro per il loro benessere a scuola e in famiglia.
Sono bambini giudicati atipici – resistenti a ogni sforzo fatto dagli insegnanti per interessarli alle cose scolastiche.
La loro opposizione e il rifiuto che esprimono li tengono “fuori”.
Cercano di squalificare l’insegnante e i professionisti dell’educazione e dell’apprendimento; mettono in dubbio la loro capacità di insegnare.
Alcuni, di conseguenza, arrivano a sentirsi impotenti e chiedono aiuto oppure abbandonano e lasciano che i bambini invadano la classe che rischia di diventare impossibile da gestire.
Cosa possono dunque fare la scuola, l’insegnante e la famiglia?
Questi bambini cosiddetti terribili, che rivelano una disfunzione importante ma senza presentare disturbi gravi della personalità, come può essere nel caso del bambino psicotico, obbligano l’insegnante a interrogarsi su di sé perché viene toccato emozionalmente nella propria storia di bambino.
E obbliga la pedagogia a riflettere…
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