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Il metodo TRE

Tension/Trauma Release Exercises

Gli esercizi messi a punto da David Berceli, allievo di Alexander Lowen

David Berceli

Il metodo TRE, sviluppato e perfezionato nel corso di un ventennio da David Berceli, medico e psicoterapeuta statunitense specializzato in Bioenergetica, allievo e amico di Alexander Lowen, è stato ideato specificamente per rilasciare tensioni muscolari profonde in modo semplice e indolore. Questa tecnica risveglia in maniera naturale l’innata capacità del corpo, insita in tutti i mammiferi, di rilasciare lo stress attraverso episodi controllati di “tremori neurogeni” – quelle che Lowen chiamava “vibrazioni”- per “resettare” la tensione neuro-muscolare; la completa scarica di questa carica biologica in eccesso permette all’organismo di ritornare a uno stato di benessere.

Il metodo TRE è stato sviluppato in seguito all’osservazione che tutti i mammiferi, incluso l’uomo, dopo un trauma adottano meccanismi simili di auto riabilitazione basati su una forma di tremore neuro-muscolare, tipicamente osservato in natura nell’animale confrontato con un evento traumatico: il cavallo da corsa dopo una caduta o la gazzella dopo un inseguimento da parte di un predatore. Nel caso dell’uomo, per esempio, dopo un incidente stradale. Il metodo è particolarmente efficace nella riabilitazione psico-fisica di atleti, militari e veterani di guerra, e tutti coloro che presentato sintomi ansiosi legati allo stress. La scarica muscolare che si verifica immediatamente dopo l’episodio stressante o, al massimo, nell’arco di pochi giorni, ha la funzione di ristabilire l’equilibrio interno.

Tutte le specie viventi sperimentano vari gradi di stress, ansia, traumi e tensione fisica e attraverso questo processo imparano ad adattarsi all’ambiente: diventano più forti e pronte a fronteggiare successive esperienze difficili. Anche noi umani, se non possedessimo questo naturale istinto evolutivo ci saremmo estinti come specie da lungo tempo. Eliminare la tensione è un processo naturale: riprendendoci da ogni episodio stressante, assecondiamo e accettiamo più facilmente la realtà della vita; più ci lasciamo andare, più scopriamo che possiamo riprenderne il controllo ed esserne partecipi. Soltanto lasciando andare la tensione possiamo liberarci del passato, proiettarci nel futuro e prepararci per la prossima esperienza evolutiva.

La tensione fisica è una sensazione nota a tutti ed è spesso il prodotto di difficili esperienze a livello psicologico e/o fisico. Lo stress, l’ansia e i conseguenti gradi di tensione psico-fisica si presentano in un continuum, da un’ansia leggera sino a un grave trauma, e producono un cambiamento temporaneo dell’assetto posturale del corpo. Nel tempo, con il susseguirsi di episodi di stress, questi pattern di tensione muscolare protettiva si cronicizzano, fino a produrre effetti fisiologici deleteri. La tensione cronica si esprime come dolore fisico e sofferenza e può causare, nel tempo, gravi malattie degenerative. Esperienze prolungate di abusi psicologici o emotivi, di violenza domestica o sociale, di lavori stressanti o di problemi finanziari possono essere causa di tensioni muscolari croniche: sono tipi di tensione spesso più difficili da identificare, ma non meno dannosi per il corpo.

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Stress e tensione muscolare

Come esseri umani, siamo progettati da un punto di vista biologico e neurologico per sperimentare, sopportare, sopravvivere a eventi stressanti; e persino a evolvere grazie a essi. Siamo geneticamente codificati per liberarci della tensione generata da questi eventi e sbarazzarci di qualsiasi limitazione che ostacoli o interferisca con il naturale processo evolutivo del corpo umano. Ogni esperienza stressante o ansiosa, che si verifichi in forma fisiologica, cognitiva, emotiva o interpersonale, si ripercuote sul funzionamento del corpo, che diventa così un accurato “libro di storia” delle nostre esperienze di vita. Per questo è essenziale che venga integrato nel processo di guarigione.

Fino a tempi recenti gli interventi terapeutici per le sintomatologie da stress sono stati condotti essenzialmente nella sfera psicologica, tralasciando la componente biologica dell’organismo. Tuttavia, secondo un emergente paradigma scientifico, le alterazioni a livello psichico scaturite dalla risposta allo stress in generale sono da considerarsi innanzitutto come manifestazioni secondarie di una alterata capacità di autoregolazione del sistema nervoso autonomo.

Il sistema muscolare umano è progettato per contrarsi robustamente – come a formare un “guscio protettivo” – nel momento in cui ci troviamo in pericolo di vita, ma è essenziale sbloccare questi meccanismi inconsci dopo la conclusione dell’evento stressante. Il superamento del pericolo è associato al rilascio delle contrazioni protettive, che si manifesta fisiologicamente con il tremore, che ripristina uno stato di rilassamento muscolare in modo da prevenire lo sviluppo di dolori fisici e costrizioni articolari. Una volta che l’evento stressante si è concluso, dunque, il sistema nervoso del corpo è progettato per scrollarsi di dosso, letteralmente, la tensione muscolare mediante questa forma di tremori neurogeni. Le vibrazioni, le stesse che sperimentiamo quando siamo spaventati, ansiosi o anche piacevolmente eccitati, segnalano al cervello di allentare la tensione generalizzata e di ritornare allo stato di riposo.

A causa però dell’eccessiva importanza data alla sfera mentale, noi esseri umani abbiamo progressivamente indebolito questo meccanismo naturale di tremore, tanto da non riuscire più a liberarci efficacemente della tensione muscolare, al punto che i nostri corpi restano cronicamente contratti anche per lungo tempo dopo la conclusione del pericolo. Inoltre, spesso lo stress e l’ansia possono essere così intensi da creare sintomi identici a quelli post traumatici. Dopo un’esperienza emotivamente e psicologicamente sconvolgente, il corpo immagazzina i ricordi, i pensieri e le emozioni relative al trauma, per poterle gestire e integrare in un secondo momento. Finché non sarà avvenuta la scarica muscolare e nervosa, entrambe le parti, emotiva e razionale, del nostro cervello trasleranno questa eccessiva carica in emozioni intense – odio, rabbia, vergogna -, oppure in idee di vendetta, sfiducia o ideologie negative. La prosecuzione di pensieri, emozioni e sentimenti inquietanti che persistono dopo il trauma è nota come “Disturbo da stress post traumatico” (PTSD).

Il metodo TRE è un nuovo concetto terapeutico, che implica un processo neuro-psicomotorio complementare di quello psicologico classico e si appoggia sui meccanismi naturali di regolazione dell’organismo, neurologici, psicomotori ed emozionali. È concepito per liberare le tensioni profonde protettive formatesi nel corso dell’esperienza traumatica, e che si sono poi cronicizzate. Gli esercizi mettono fondamentalmente in gioco il gruppo muscolare dell’ileopsoas, situato al centro di gravità del corpo, oltre all’ambiente immediato – addome, bacino e colonna vertebrale -, ma anche il collo, l’articolazione temporo-mandibolare, ecc. I tremori post-traumatici indotti, o liberati, raggiungono tutto l’organismo. È ciò dovrebbe succedere fisiologicamente dopo un incidente o durante uno shock psicologico ed emozionale, a meno che si metta in atto, come appunto a volte avviene, una posizione difensiva inconscia che alimenta uno stato di allerta permanente a livello psichico e fisico.

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Un metodo naturale, adatto a tutti

Insegnando come attivare questi tremori regolatori e di restauro della vitalità dell’organismo, è possibile aiutare le persone accompagnandole in un percorso di auto guarigione: applicando questi esercizi, che hanno origine dalla bioenergetica di Lowen, anche individui ansiosi o depressi diventano capaci di curarsi. Il metodo TRE è utilizzabile in terapia individuale e di gruppo, negli ospedali e nei centri specializzati, nelle organizzazioni di diverse lingue e culture, nelle scuole; nel mondo è inoltre particolarmente diffuso in ambito di assistenza sociale, pronto intervento, nell’esercito e tra le forze dell’ordine, tra il personale di servizio in ambito ospedaliero.

È un metodo facile e, nella maggior parte dei casi, s’impara a praticarlo autonomamente: di norma, si è in grado di eseguire correttamente la specifica sequenza di esercizi e riattivare in sé questo meccanismo già nella prima seduta. Inizialmente si consiglia di praticarli giornalmente per minimo dieci giorni consecutivi, in modo da familiarizzarsi con le sensazioni fisiche e quindi riattivare pienamente in sé questa risposta fisiologica. Il tempo dedicato alla pratica è poi molto variabile su scala individuale: tra 10 e 90 minuti, ogni volta che ne sentiamo il bisogno.

I benefici includono una maggiore flessibilità fisica (particolarmente nella zona pelvica e nella colonna vertebrale), il rilascio di contratture e dolori muscolari cronici, una riduzione di ansia, insonnia, stress, tensione fisica; una migliore capacità di riprendersi da un trauma o PTSD; un aumentato senso di benessere fisico, mentale e spirituale. Spesso si ottengono dei risultati già dopo la prima volta. Il metodo è assolutamente indolore e non vi è alcun rischio nel praticarlo. L’intensità del tremore avviene in misura proporzionale al grado di tensione presente nell’organismo. Nonostante il tremore evocato sia di natura involontaria è possibile interrompere il processo in qualsiasi momento.

Il metodo TRE è adatto a tutti ed è particolarmente indicato per chi soffre di dolori articolari cronici, o pratichi intensivamente sport, o per i reduci di guerra che soffrono di PTSD. Gli esercizi non hanno effetti collaterali di per sé e possono essere integrati con qualsiasi forma di terapia della medicina convenzionale, ma non devono essere intesi come unico mezzo o terapia d’eccellenza per qualsiasi problema. Le persone con problemi fisici o psicologici preesistenti dovrebbero pertanto consultare il proprio medico prima di usarli da soli. Anche in Italia è possibile accedere a sessioni individuali con esperti certificati nel metodo TRE e a corsi di formazione rivolti a tutti, ma principalmente a medici, psicologi, terapeuti, fisioterapisti, preparatori sportivi, insegnanti di discipline corporee.

Per saperne di più:  https://metodotreitalia.com

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