Uno scienziato multiforme
Geniale precursore delle terapie corporee e del lavoro sul carattere
“L’essere vivente mella sua continua interazione con l’ambiente circostante vive pienamente la verità nella misura in cui essa è aderente ai suoi bisogni o, il che è lo stesso, con la sua possibilità di influenzare l’ambiente per soddisfare i bisogni naturali. La verità, quindi, è una funzione naturale, proprio come camminare e correre, come cacciare l’orso per un esquimese, come cercare le tracce del nemico per un pellerossa”.
Wilhelm Reich (1897-1957) stato uno dei più grandi e controversi scienziati del Novecento, la cui genialità ha spaziato dalla psicologia alla medicina, dalla biologia alla sociologia, dalla pedagogia all’astronomia.
Nato in Austria nel 1897, Reich studia medicina a Vienna, dove diviene uno dei ‘pupilli’ di Sigmund Freud e dirige per sei anni il Seminario di terapia analitica. Già alla fine degli anni Venti però assume posizioni critiche verso il padre della psicanalisi, introducendo una propria teoria della sessualità e concetti come la funzione dell’orgasmo, che nel giro di pochi anni gli attireranno l’ostracismo della Società di psicanalisi, fino alla sua espulsione nel 1934. Spirito ribelle e anticonformista, mentre in Germania sale al potere il nazismo Reich aderisce al partito comunista, per arrivare però a una posizione di critica di ogni tipo di ‘fascismo’, che gli varrà l’ostracismo anche dei comunisti.
In ambito psicologico e clinico si può considerare a buon diritto il ‘padre’ delle psicoterapie corporee, essendo uno dei primi a valutare l’importanza del corpo e dei suoi messaggi nella relazione terapeutica e a considerare corpo e psiche funzionalmente identici, fino a elaborare quella che chiama l’analisi del carattere, poi ripresa e approfondita da Alexander Lowen con l’analisi bioenergetica.
Costretto a lasciare la Germania, dove vive tra il 1930 e il 1933, Reich si rifugia prima in Danimarca e poi in Norvegia, ma si trova di nuovo a fuggire in seguito a una pesante campagna diffamatoria contro di lui e le sue teorie. Dedicatosi a ricerche sul cancro, infatti, Reich aveva scoperto un principio di energia vitale da lui chiamato orgone, utilizzato per realizzare dei ‘condensatori di energia’, i cosiddetti ‘accumulatori orgonici’, che applica in sede di terapia e in seguito utilizzerà in numerosi altri campi, tra i quali la meteorologia, per far piovere in aree desertiche.
Spinto dai suoi detrattori a ‘emigrare’ dall’Europa agli Stati Uniti nel 1940, Reich fonda l’Orgone Institute dapprima a New York, per poi trasferirsi nel Maine, a Orgonon, nel 1949, dove raccoglie intorno a sé una vasta cerchia di studiosi e ricercatori. Tra i suoi pazienti e allievi più famosi, Alexander Lowen svilupperà le sue ricerche sul carattere, creando la Bionergetica.
Ma una nuova campagna diffamatoria porta, a metà negli anni Cinquanta, a una denuncia contro di lui da parte della Food and Drug Administration. Condannato per oltraggio alla corte, avendo rifiutato di presentarsi in tribunale, Reich viene rinchiuso nel penitenziario di Lewisburg, dove muore nel 1957.
Al di là di certe sue posizioni scientifiche, peraltro difficili da giudicare, Reich resta un esempio straordinario di coraggio e di onestà intellettuale. Le sue teorie sulla sessualità infantile, così come le sue intuizioni sull’armatura caratteriale, costituiscono ancora oggi una eredità preziosa. Della sua opera è felice sintesi la frase “L’amore, il lavoro e la conoscenza sono le fonti della nostra vita. Dovrebbero anche governarla”, posta in calce a tutti i suoi scritti.
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Ho “incontrato” Reich e il suo pensiero dopo aver cominciato la mia formazione in Bioenergetica. E ne sono rimasta affascinata: la sua passione, la sua sete di conscenza, la sua coerenza intellettuale, il coraggio nell’affermare le sue posizioni mi hanno portato a leggere tutte le sue opere… anche quelle più complesse e ponderose. Si è battuto contro tutti i fascismi, mantenendo una posizione etica di grande coerenza fino alla fine, quando per non piegarsi a compromessi si è messo in condizione di essere arrestato e condannato. E ha pagato fino n fondo.
Nell’agosto del 2002 sono andata negli Stati Uniti a intervistare Alexander Lowen e a visitare Orgonon, nel Maine, dove ha sede il Museo Wilhelm Reich e la Fondazione a lui intitolata. Un luogo commovente.
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Bibliografia
Quasi tutti i libri di Wilhelm Reich sono stati tradotti in italiano: ecco l’elenco completo delle traduzioni.
Il coito e i sessi, Sugarco, Milano 1981-94, traduzione di Ettore Zelioli.
Il Peer Gynt di Ibsen. Conflitti libidici e fantasie deliranti, Sugarco, Milano 1977-94, traduzione di Ettore Zelioli.
Il tic come equivalente della masturbazione, Sugarco, Milano 1982-94, traduzione di Ettore Zelioli.
Il carattere pulsionale, Sugarco, Milano 1982-94 traduzione di Ettore Zelioli
Scritti giovanili vol. I, Sugarco, Milano 1977-94, traduzione di Ettore Zelioli.
Scritti giovanili vol. II, Sugarco, Milano 1977-94, traduzione di Ettore Zelioli.
Genitalità, Scritti giovanili vol. III, Sugarco, Milano 1980-94, traduzione di Giovanna Agabio.
La funzione dell’orgasmo, Pratiche Editrice, Milano 2002, con prefazione di Romano Madera, ristampa di La funzione dell’orgasmo, Sugar, Milano 1969, traduzione di Fulvio Belfiore
Analisi del carattere, Sugarco, Milano 1973-,94, traduzione di Furio Belfiore e Anneliese Wolf Belfiore.
Psicologia di massa del fascismo, Sugarco, Milano 1972, traduzione di Furio Belfiore e Anneliese Wolf Belfiore.
La rivoluzione sessuale, Feltrinelli, Milano 1963-72, traduzione di Vittorio di Giuro.
La lotta sessuale dei giovani, Samonà e Savelli, Roma 1972, traduzione di Nicola Paoli
L’irruzione della morale sessuale coercitiva, Sugarco, Milano 1978-94, traduzione di Maria Luraschi.
Bambini del futuro, Sugarco, Milano 1987-94, traduzione di Anneliese Wolf Belfiore e Sibilla Belfiore.
Individuo e stato, Sugarco, Milano 1978-94, traduzione di Alberto Tessore e Silvana Ziviani.
Sessualità e angoscia, Sugarco, Milano 1983-,94, traduzione di Anneliese Wolf Belfiore.
Esperimenti bionici sull’origine della vita, Sugarco, Milano 1981-94, traduzione di Giovanna Agabio.
La biopatia del cancro, Sugarco, Milano 1976-94, traduzione di Adriano Caiani
Ascolta piccolo uomo, Sugarco, Milano 1978-94, traduzione di Maria Luraschi.
L’assassinio di Cristo, Sugarco, Milano, 1972-94, traduzione di Marco Amante.
Etere, dio e diavolo, Sugarco, Milano 1987-94, traduzione di Maria Luraschi e Maria Agrati.
Reich parla di Freud, Sugarco, Milano 1970-94, traduzione di Furio Belfiore e Anneliese Wolf Belfiore.
Passioni di gioventù, un’autobiografia 1897-1922, Sugarco, Milano 1990, traduzione di Barbara Bergonzi.
Raccolte e antologie
Teoria dell’orgasmo e altri scritti, Lerici Editori, Milano 1965, traduzione e introduzione di Luigi De Marchi. È la traduzione di Selected Writings, an introduction to orgonomy, Farrar Straus and Cudahy, New York 1960. È stato il primo libro con scritti di Reich tradotti in italiano; contiene una serie di testi e articoli diversi, alcuni dei quali ripubblicati poi in altri libri, altri invece non più pubblicati.
Psicoanalisi e marxismo, Savelli, Roma 1975, traduzione di Roberto Zanzarri. Contiene una serie di scritti di Reich, con altri scritti di Erich Fromm e I. Sapir; nota di Jean Marie Brohm sul freudo-marxismo e presentazione di Paolo Perrotti.
AA.VV., Sexpol, marxismo, psicanalisi e rivoluzione sessuale, a cura di H.P. Gente, Guaraldi, Firenze 1971
AAVV, Contro la morale borghese. Sesso, famiglia e religione nella società capitalistica, prefazione all’edizione italiana di Jean Marie Brohm, Samonà e Savelli, Roma 1972; traduzione di Giorgio e Viviana Vicari da Sexualité et repression, Maspero, Paris 1966. Contiene due scritti di Reich.